Consiglio dei Ministri, Filippo Basso nuovo Commissario per il Piano di rientro

Iorio:  «Ho rappresentato al Presidente Monti la mia non condivisione del metodo troppo articolato e farraginoso previsto dall'attuale normativa»
Iorio: «Ho rappresentato al Presidente Monti la mia non condivisione del metodo troppo articolato e farraginoso previsto dall'attuale normativa»

Il Presidente della Regione, Michele Iorio, ha partecipato oggi a Roma al Consiglio dei Ministri nel quale è stato nominato Filippo Basso "Commissario ad acta per l'adozione e l'attuazione degli obiettivi prioritari del Piano di rientro e dei successivi Programmi operativi  per il Piano di rientro e dei disavanzi regionali".

La decisione del Governo era stata comunicata al Presidente Iorio dal Ministro della Salute, Renato Balduzzi.

Si tratta della  nomina di un Commissario ad acta che avrà specifici compiti e obiettivi delimitati e che interagirà con il Commissario del Governo, che è il Presidente della Regione Molise, Michele Iorio.

Lo stesso Consiglio dei Ministri ha attribuito le funzioni del dimissionario Subcommissario Mario Morlacco, all'altro Subcommissario, Nicola Rosato.


«Al di là della positiva valutazione - ha sottolineato il Presidente Iorio -  sulla persona individuata, un valido Dirigente del Ministero della Sanità, ho rappresentato al Presidente Monti la mia non condivisione del metodo troppo articolato e farraginoso previsto dall'attuale normativa che, peraltro, è destinata ad essere modificata per la scadenza temporale dell'attuale Patto della Salute.
Resto convinto della non validità di queste complesse operazioni burocratiche che, nell'apparire provvedimenti risolutori, mostrano il fianco alla complessità delle soluzioni. Sono,ormai due anni che in Molise sono presenti i Commissari ministeriali, eppure ancora oggi, l'ostinata prevalenza della burocrazia, che si testimonia nella necessità di mettere tutti d'accordo intorno ad un pletorico "tavolo tecnico" che continua a rinviare la valutazione obbiettiva degli atti che abbiamo già prodotto, rappresenta più un aggravio di spese tecniche che un aiuto sostanziale a trovare e mettere in atto soluzioni per le varie problematiche sul tappeto. Ribadisco la bontà delle soluzioni che abbiamo più volte proposto, tese a ristrutturare in maniera organica il nostro Sistema ospedaliero attraverso una riconversione che non danneggi  i cittadini. Lo stesso impegno che abbiamo posto nel non eliminare  servizi territoriali fondamentali di cui gli utenti hanno sicuramente necessità. Tutto ciò, cercando di far quadrare anche i conti.


Continuerò, dunque, nella strada già intrapresa per chiudere al più presto questa vicenda e riportare la giusta serenità nel Sistema Sanitario Regionale. Un Sistema che, è il caso di ricordare, resta di buona qualità e capace di produrre un'offerta di servizi sicuramente superiore alla media nazionale».

 

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