Provincia di Isernia, fare fronte comune

«La Repubblica Italiana è articolata in vari livelli di governo ed amministrativi, così come sancito nella Costituzione che assegna a ciascuno competenze e responsabilità sulla base di un complesso ragionamento sul territorio e sulle esigenze dei singoli cittadini. Cancellare con un provvedimento legislativo ordinario una parte di questo livello istituzionale, nel caso le Province, e quindi quella di Isernia, rappresenta la messa in discussione in maniera superficiale e non ponderata di un assetto istituzionale teso a garantire diritti, con la finalità di ottenere tagli di spesa pubblica che comunque non si concretizzerebbero. Penso che il Governo stia sbagliando a portare avanti una tesi del genere che, come detto, non solo non realizzerà i risparmi che si prefigge di raggiungere, ma va a scardinare, senza un disegno strategico, la struttura costituzionale di questo Paese. Mi auguro che il Parlamento non si presti a questa iniqua decisione».

Lo ha detto il Presidente della Regione, Michele Iorio, intervenendo questa mattina ad Isernia all'incontro organizzato dal Presidente della Provincia con i rappresentanti delle Istituzioni parlamentari, regionali e locali, per opporsi al disegno del Governo circa la soppressione di parte delle Province italiane.

 «La Provincia di Isernia - ha continuato il Presidente - ha un'antica storia ed ha saputo svolgere negli anni un ruolo determinante nella crescita socioeconomica dei territori che abbraccia, garantendo l'identità e la cultura locale e regionale. La sua cancellazione, lo ripeto senza un ragionamento più generale su tutte le istituzioni operanti su quell'area, porterà certamente ad un impoverimento e ad un depauperamento economico e sociale della città di Isernia e di ciascuno dei 52 Comuni che vi gravitano. "L'annientamento" della Provincia creerebbe a cascata la chiusura degli altri uffici dello Stato che hanno competenza provinciale, fino a giungere ad un depotenziamento anche della presenza delle Forze dell'Ordine e, dunque, ad un impoverimento generale intollerabile ed inaccettabile. Ribadisco con forza che i risparmi si possono tranquillamente realizzare contraendo le spese, ma non certo riducendo i diritti dei cittadini che sono eguali, fino a prova contraria, in ogni centimetro quadrato della Repubblica sia esso della Provincia di Isernia o di una di quelle "salvate" (con un criterio molto discutibile e discriminatorio) per dimensione demografica».

Nel concludere, il Presidente ha poi chiesto che il mondo politico e tutti i partiti insieme alla società civile facciano sentire la loro voce e svolgano un chiaro ruolo in questa che deve essere una battaglia non di centrodestra o centrosinistra, ma di tutti. «Qui si vede la cifra politica di ciascuno e qui si vedrà quanto e chi davvero ama questa terra avendo il coraggio di contrapporsi a logiche nazionali che ormai hanno poco di politica e molto di ragioneria».

 

A cura dell'Ufficio Stampa
della Presidenza della Regione Molise

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