Marcinelle, Pietracupa ricorda il valore assoluto della sicurezza sul lavoro

Marcinelle, 8 agosto 2011. Pietracupa depone una corona ai piedi del monumento alle vittime
Marcinelle, 8 agosto 2011. Pietracupa depone una corona ai piedi del monumento alle vittime

«Eccoci di nuovo improvvisamente proiettati nella 'Giornata del sacrificio del lavoro italiano nel mondo', la rievocazione della tragedia di Marcinelle e, per noi, di quei molisani portati via da un assurdo destino in quella buia mattina dell'estate 1956.

L'anno scorso, in questa stessa giornata, ero a Marcinelle, davanti al monumento che ricorda la catastrofe. Accompagnato dai Maestri del Lavoro, portai i saluti di tutta la Regione e deposi una corona di fiori in ricordo dei nostri corregionali molti dei quali giovanissimi, morti sul lavoro. Fu una giornata emotivamente difficile, un momento che non posso e non voglio dimenticare, intriso di commozione e di orgoglio ferito italiano e molisano.

Lo stesso stato d'animo mi pervade oggi, pur non essendo testimone diretto della commemorazione. Soprattutto, mi vengono in mente le tante situazioni di lavoro ancora colpevolmente al limite, se non oltre, della legge. Così come penso agli altri esempi estremi in cui c'è chi, pur di far quadrare i conti e costretto dal bisogno, antepone la certezza della propria occupazione alla salute e alla sicurezza, barattando addirittura il lavoro con la vita.
Più volte sono intervenuto sull'argomento e, oggi più che mai, confermo le mie preoccupazioni per quanto di drammatico vivono tanti lavoratori molisani e italiani. Marcinelle era in un'altra epoca è vero, ma la soglia di attenzione verso il problema della sicurezza sul lavoro, resta al massimo livello e il problema è attuale e scottante.

Condivido in pieno la richiesta del Signor Prefetto di Campobasso, Sua Eccellenza Stefano Trotta, uomo non solo delle Istituzioni, ma dotato di straordinaria concretezza, presenza e attenzione per quanto avviene intorno a noi. E' giusto fermarsi, riflettere e trasferire le nostre emozioni anche nel rapporto interpersonale con coloro che incontriamo tutti i giorni: giovani, collaboratori, rappresentanti delle Istituzioni, cosa che abbiamo fatto in maniera semplice, senza enfasi né proclami all'interno della nostra Struttura. Posso pertanto affermare che interpreto il pensiero dell'intero Consiglio regionale, sempre sensibile a questo genere di sollecitazioni, che intende ricordare nel modo più solenne e sentito le vittime molisane di Marcinelle, e tutti quelli che hanno perso la vita sacrificandosi sul lavoro, generosamente protesi verso le necessità dei propri cari. Ma non basta.


Mai come in questo momento il diritto al lavoro sicuro assume un valore assoluto, primario. L'alto sacrificio delle vittime di Marcinelle è lì a ricordarlo, sempre, senza simboli e monumenti, ma con un monito che noi amministratori e tutta la società civile abbiamo il dovere di osservare nei fatti e nel tempo, non solo quando ad amplificarlo sono le date del calendario».

 

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