Manovra Governo Monti, per Di Sandro a rischio i livelli essenziali di assistenza

Di Sandro: «Quando si tratta di sanità non si può solo pensare solo in termini ragionieristici»
Di Sandro: «Quando si tratta di sanità non si può solo pensare solo in termini ragionieristici»

L'Assessore regionale alla Sanità ed alle Politiche sociali, Filoteo Di Sandro, interviene sul testo del Disegno di legge, cosiddetto di "stabilità", che il Governo Monti intende approvare per apportare un'ulteriore correttivo ai conti pubblici del nostro Paese.

«La nuova manovra approvata dall'Esecutivo Monti  - dice l'Assessore -  sebbene contribuisca ulteriormente a riequilibrare i conti del nostro Paese, appare a dir poco asfissiante per le già difficili condizioni, in termini sanitari, in cui le Regioni si trovano ad operare. Se è vero, infatti, che occorre intervenire per evitare sprechi ed eccessive disparità nei costi di acquisto dei beni tra le varie Regioni italiane, è altrettanto vero che non si può incidere sempre sulle stesse aree d'intervento.
Welfare, sanità ed istruzione continuano ad essere i settori che pagano il contributo più alto in termini di razionalizzazione e che, d'altro canto, rappresentano il cuore del nostro sistema sociale. Basti pensare che, con le ultime manovre approvate da Monti, la sola sanità ha subito tagli per miliardi di euro, a fronte dei quali le dichiarazioni del Ministro Balduzzi, tese a rassicurare i cittadini sulla sussistenza degli standard qualitativi nei servizi erogati, non bastano».

«Del resto, anche il Presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani - continua Di Sandro -  ha espresso, nella giornata di ieri, fortissime preoccupazioni sulla possibilità di continuare ad erogare servizi al netto dei tagli inferti. Mi chiedo, quindi, quanto ancora saremo costretti a pagare, in termini di qualità del servizio, in un settore tanto delicato come quello delle politiche per la salute. Nella nostra Regione, inoltre, subiamo lo scotto del commissariamento ormai da troppo tempo, ed abbiamo già, nel corso degli anni, dovuto ridurre fortemente i costi del sistema sanitario regionale, il personale sanitario, il numero dei posti letto e dei presidi ospedalieri a discapito dei servizi alla cittadinanza; adesso questi tagli ulteriori ci appaiono decisamente insostenibili e rischiano di non garantire i livelli essenziali di assistenza».

«Quando si tratta di sanità - fa notare l'esponente del Governo regionale - non si può solo pensare solo in termini ragionieristici. Le politiche per la salute hanno rappresentato, negli anni, il cuore del nostro Stato sociale; hanno garantito ai nostri cittadini servizi apprezzabili e fondamentali. Continuare ad incidere su questo settore, imponendo scelte difficili e negative per la popolazione, non può essere giustificato da motivazioni di carattere puramente economico.
Essere virtuosi si può, è un atto dovuto nei confronti dei tanti che pagano con le loro imposte i servizi erogati; evitare gli sprechi ed intervenire nella cattiva gestione della cosa pubblica è necessario, tuttavia non si posso agitare questi spauracchi per giustificare sacrifici inapplicabili e dannosi per la cittadinanza».

«Mi auguro - conclude Di Sandro - che il Ministro Balduzzi faccia sentire più forte la sua voce, altrimenti, a queste condizioni, sarà sempre più improbabile un accordo con le Regioni sul prossimo "Patto per la Salute"; noi Assessori alla Sanità, dal canto nostro, ci muoveremo, supportati anche dai Governatori, nelle sedi più opportune per sollevare la questione e cercare una via d'uscita».

 

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