Agricoltori zone montane, sì alle indennità compensative

Perrella: «Siamo soddisfatti del risultato raggiunto, soprattutto in considerazione dell'importanza di sostenere la permanenza dell'agricoltura nelle aree marginali e svantaggiate»
Perrella: «Siamo soddisfatti del risultato raggiunto, soprattutto in considerazione dell'importanza di sostenere la permanenza dell'agricoltura nelle aree marginali e svantaggiate»

La Commissione Europea ha approvato l'integrazione delle risorse necessarie a finanziare le Misure 2.1.1 e 2.1.2 del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013, relative all'indennità compensativa a favore degli agricoltori in zone montane e zone svantaggiate. Le risorse disponibili derivano da economie registrate nell'attuazione di altre misure dell'Asse II del PS.

«Rafforzare le Misure 2.1.1 e 2.1.2 ha un elevato valore strategico - afferma l'Assessore regionale alle Politiche agricole, Angiolina Fusco Perrella - poiché esse prevedono l'erogazione di indennità compensative, quali sostegno al reddito per attenuare gli svantaggi legati al contesto territoriale. Siamo, dunque, soddisfatti del risultato raggiunto, soprattutto in considerazione dell'importanza di sostenere la permanenza dell'agricoltura nelle aree marginali e svantaggiate, incentivando metodi di produzione estensiva, integrata e biologica e salvaguardando le risorse genetiche, animali e vegetali. L'obiettivo è quello di contrastare lo spopolamento di aree che non solo costituiscono un habitat di grande importanza per il mantenimento della biodiversità della flora e della fauna regionale, ma anche una risorsa per l'economia agro-pastorale, che rappresenta una importante fonte di reddito.
 
La proposta di variazione approvata consentirà di attivare in tempi brevi le procedure di liquidazione del saldo del premio spettante a circa 1.500 agricoltori, per risorse complessive pari a 5 milioni di Euro.  L'approvazione delle modifiche apportate al PSR ha, peraltro, consentito di trasferire risorse a favore delle aziende agricole delle Regioni Emilia Romagna e Abruzzo ,colpite dagli eventi sismici del 2012 e del 2009  e non ancora ricostruite».

 

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