Strutture residenziali minori, contributo regionale ai Comuni

Di Sandro: «Un contributo alle spese affrontate dai Comuni per assolvere la tanto delicata funzione di accoglienza ai minori in difficoltà è essenziale per garantire la giusta solidarietà sociale nelle nostre comunità»
Di Sandro: «Un contributo alle spese affrontate dai Comuni per assolvere la tanto delicata funzione di accoglienza ai minori in difficoltà è essenziale per garantire la giusta solidarietà sociale nelle nostre comunità»

La Giunta regionale del Molise ha disposto  lo stanziamento di trecento milioni di euro a favore di quei Comuni presso i quali risultano collocati minori in strutture residenziali a seguito di provvedimento dell'Autorità Giudiziaria.

Le risorse, sebbene inferiori rispetto alle necessità rappresentate dai Comuni e che comunque rappresentano uno sforzo della Regione nel sostegno agli Enti locali, serviranno a colmare, in parte, le spese sostenute per il pagamento delle retta giornaliera dei minori assicurando, nel contempo, anche la garanzia della giusta tutela dei diritti dell'infanzia.
I Comuni interessati dal provvedimento sono Agnone, Belmonte del Sannio, Bojano, Busso, Campobasso, Campolieto, Casacalenda, Castel San Vincenzo, Castropignano, Colletorto, Colli a Volturno, Fossalto, Jelsi, Larino, Lucito, Mafalda, Mirabello S. Montenero di Bisaccia, Palata, Pietrabbondante, San Massimo, Sepino e Termoli.

«La particolare congiuntura economica che sta attraversando il nostro Paese - dice l'Assessore regionale alle Politiche sociali, Filoteo Di Sandro -  ha portato alla progressiva e costante diminuzione delle risorse destinate agli Enti locali ed agli interventi di carattere sociale. Questo ha spesso causato una effettiva difficoltà, specie per i Comuni più piccoli, ad affrontare con la giusta adeguatezza le necessità che la gestione del territorio impone loro quotidianamente. Sono sempre più i Comuni sull'orlo del dissesto finanziario, anche se le incombenze, al contrario, aumentano ed impongono delle scelte. Per questi motivi ritengo che un contributo alle spese affrontate dai Comuni per assolvere la tanto delicata funzione di accoglienza ai minori in difficoltà sia essenziale per garantire la giusta solidarietà sociale nelle nostre comunità. Supportare questa tipologia di interventi rappresenta, infatti, un passo in avanti verso le politiche riguardanti l'universo dell'infanzia e dell'adolescenza».

«Sempre più spesso - osserva Di Sandro -  ci troviamo di fronte un'infanzia poco tutelata, priva di supporto familiare, o inserita in contesti profondamente problematici, laddove la famiglia non è in grado di offrire adeguati supporti educativi e di integrazione; in entrambi i casi, si assiste ad una vera e propria negazione del diritto all'infanzia, contrassegnata da condizioni di grande trascuratezza e povertà, non solo economica ma soprattutto culturale e sociale. Di fronte a queste problematiche, ed al conseguente intervento dell'Autorità Giudiziaria a rimozione delle difficoltà, è quanto mai importante che siano le Istituzioni regionali a sostenere le famiglie, i Comuni e, più in generale, quanti dovessero trovarsi in situazioni di difficoltà».

«Per questi motivi, e nella considerazione che, spesso, tali minori appartengono alle fasce sociali più deboli della popolazione e che quindi non abbiano nessun altro se non il Comune di accoglienza a pagare per loro  - conclude l'Assessore - ho ritenuto di dover chiedere uno sforzo per il reperimento di fondi che consentissero di tamponare le emergenze di bilancio. Mi auguro che, per il futuro, si possano trovare delle soluzioni di più ampio respiro che possano consentire alle Istituzioni di svolgere in serenità i propri compiti e, di conseguenza, ai soggetti deboli di trovare maggiore rispondenza alle proprie necessità».

 

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