Città del Vaticano, Iorio a Benedetto XVI: «Santità, il Molise l'attende con trepidazione»

«Santo Padre, a nome di tutti i molisani, mi permetto di farLe dono di una campana appositamente fusa dalla Fonderia Marinelli di Agnone avente a tema l'Anno della Fede, che Ella ha inteso proclamare quale faro e sprone per tutti i cristiani del mondo.

Questo esempio dell'artigianato artistico e, quindi, della cultura e della spiritualità molisana, accompagna un altro dono che questa nostra terra ha voluto farle: l'Abete posto in Piazza San Pietro, che avrà l'immenso onore di rappresentare per tutta la cristianità, il messaggio di pace e di concordia che la Festa della nascita del Redentore lancia all'umanità intera.
Mentre la Campana è frutto della mano e dell'ingegno dell'uomo, l'Abete è frutto della Divina volontà dell'Altissimo, che ha scelto questa nostra fertile terra quale luogo di germoglio e di sviluppo di questa Sua creatura.
I molisani, per conto loro, hanno potuto solo aggiungere un'appropriata e attenta cura dell'habitat naturale che ha custodito questo bellissimo albero».
Lo ha detto il Presidente della Regione Michele Iorio all'udienza avuta, insieme ad un gruppo di molisani, con il Sommo Pontefice Benedetto XVI in Vaticano.
«Voglia dunque gradire, Santità - ha continuato il Presidente -  questi due regali che accompagnano anche la riproposizione della richiesta che io stesso Le ho fatto qualche mese fa, sostenuta dai Vescovi della regione, di visitare la nostra ter
ra, che sappiamo Lei ben conosce da molti anni.
Il Molise è una piccola regione, 320 mila abitanti, sparsi in 136 Comuni.


Tante anime legate a molti campanili, ciascuna accomunata da una fede viva e rigogliosa coltivata con fierezza nelle quattro Diocesi e nelle tante Parrocchie che le compongono. Tutti L'attendiamo con trepidazione con la volontà di accoglierla con semplicità e tanta religiosa partecipazione».

A cura dell'Ufficio Stampa
della Presidenza della Regione Molise

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