Costituzione Repubblica Italiana, Pietracupa: «I giovani sono i veri portatori dello spirito costituente»

Liceo Romita Campobasso. Da sinistra nella foto: la Prof.ssa Tassinari, il Presidente Pietracupa e la Prof.ssa Fraracci
Liceo Romita Campobasso. Da sinistra nella foto: la Prof.ssa Tassinari, il Presidente Pietracupa e la Prof.ssa Fraracci

Dalla Costituzione americana allo Statuto Albertino, dal concetto di uguaglianza a quello di dovere passando per quello di democrazia: questi e tanti altri assunti fondanti della società moderna sono stati affrontati nel corso della lezione commemorativa del 65°anniversario della Costituzione della Repubblica Italiana tenutasi questa mattina al Liceo Scientifico 'Romita' di Campobasso, cui ha preso parte, con i docenti e gli alunni delle Quarte classi, il Presidente del Consiglio eegionale Mario Pietracupa. L'incontro non è altro che la fase finale di un percorso didattico sulla Carta costituzionale che ancora oggi, a distanza di 65 anni, rappresenta il fondamento della società civile italiana.
 
I ragazzi hanno affrontato con i docenti i titoli e gli articoli della Costituzione elaborando poi delle considerazioni e delle domande in merito. Si è passati dal tema della laicità, a quello della libertà, per poi scendere nel particolare regionale affrontando la problematica delle scuole e della garanzia del diritto allo studio, dell'autonomia delle Regioni, della soppressione delle Province.

«Vorrei innanzitutto congratularmi con la Preside e con i docenti del Liceo Scientifico Romita per il lavoro fatto con gli alunni - ha esordito Pietracupa - per una scuola predisposta al dinamismo che fa di tale istituto un eccellente esempio di formazione civile e culturale delle nuove generazioni. La Costituzione italiana è il frutto di un impegno perpetrato 65 anni fa che, a seguito di un periodo basato su costrizioni, ha cambiato l'assetto delle regole di un Paese con partecipazione di tutte le parti politiche dell'epoca e tramite un confronto quale giusto compromesso nell'interesse dei destinatari. I Padri costituenti dovevano garantire il rispetto della democrazia e dei principi fondanti della stessa, un lavoro fatto con un'intensità emotiva straordinaria, che ha portato a stilare un documento su cui ancora oggi l'intero Paese si regge in piedi. Penso che la scuola debba dare il proprio contributo allo sviluppo del senso civico in maniera libera e spontanea, così come sono i ragazzi che vivono questa età straordinaria; io voglio ringraziarli, perché ogni volta che mi rapporto con loro raccolgo sempre nuovi e concreti spunti per affrontare, soprattutto in questo momento di profonda difficoltà, la mia attività di rappresentante degli interessi dei cittadini nelle Istituzioni».
 
«Per questo vorrei dire a tutti voi - ha continuato Pietracupa rivolgendosi ai ragazzi - non abbandonatevi a condizionamenti strumentalisti; siate critici, ma non disfattisti e guardando sempre alla soluzione del problema. I Padri costituenti hanno lasciato dei principi che adesso sta a voi interpretare, pur senza rinunciare ad una spinta innovativa in considerazione del dinamismo degli eventi e con una precisa responsabilità individuale nell'interesse della collettività. Non dimenticate che la dignità, vostra e il rispetto di quella altrui, è ciò che vi porterà ad essere vincenti, mettetela sempre avanti ad ogni cosa e fate sentire il vostro peso sia nel caso in cui siate d'accordo con ciò che accade intorno a voi e sia nel caso in cui non lo siate».

Da un sondaggio fatto tra gli studenti, è emerso che l'articolo della Costituzione in cui ci si riconosce maggiormente è il terzo; inoltre, il fondamento più disatteso è quello celebrato dall'articolo 5, sull'Italia "una e indivisibile"; per i ragazzi, la conoscenza della Costituzione è importante sia dal punto di vista etico che lavorativo ma  in politica i suoi dettami vengono disattesi. Rispetto a questo ultimo indicatore, il Presidente Pietracupa ha affermato che «il raggiungimento degli obiettivi dipende dalle persone, bisogna per questo distinguere le regole generali dall'attività quotidiana e legislativa». «I nostri rappresentanti possono essere cambiati se non raggiungono gli obiettivi per i quali sono stati delegati, i cittadini hanno il potere di farlo e voi giovani - rivolgendosi di nuovo agli studenti -  con il vostro spirito costituente non esitate ad essere protagonisti delle decisioni condivise».

 

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