Pagamenti imprese, Circolare ministeriale

Chieffo: «Occorre ristabilire una sana e buona gestione della cosa pubblica»
Chieffo: «Occorre ristabilire una sana e buona gestione della cosa pubblica»

«Accolgo con piacere la notizia che il Ministero dello Sviluppo economico ha emanato ieri una circolare sui ritardi dei pagamenti della Pubblica Amministrazione, nella quale si chiarisce che la nuova disciplina si applica a tutti i settori produttivi, incluso i lavori pubblici, anche se  tale misura risulta  marginale rispetto alla soluzione del problema, dal momento  che la stessa è applicabile solo dal 2013, lasciando in piedi tutto il pregresso».

E' il commento dell'Assessore regionale ai Lavori pubblici, Antonio Chieffo, alla Circolare del Ministero dello Sviluppo economico che reca disposizioni circa il ritardato pagamento alle imprese da parte della Pubblica Amministrazione.
«Mi rendo conto - spiega Chieffo - non solo come assessore ai Lavori pubblici di questa regione,  incarico che ho rivestito anche negli anni passati, ma anche e soprattutto come cittadino, che far attendere le imprese rispetto alle proprie spettanze riesce a paralizzare molti più settori di quanto si pensi. Partecipo la notizia, ma sottolineo sempre e comunque il bisogno di ristabilire una sana e buona gestione della cosa pubblica, che al passo con i tempi riesca a leggere il territorio e a contrastare le letture tecniche a favore del bene comune».  

«Seppur in ritardo - evidenzia l'Assessore - viene rispettato un diritto di tutti coloro che prestano le loro attività professionali e che fino ad oggi non hanno potuto incassare i compensi corrispettivi, con ritardi nei pagamenti che sono arrivati a sfiorare l'anno solare. La cessione del credito per far fronte alle difficoltà di cassa, dovute anche ai ritardi nei pagamenti delle spettanze pubbliche, negli ultimi tempi ha concorso fortemente alla chiusura di decine di realtà. La mia vicinanza a quanti operano in questo settore è nota da anni e questo tassello importante rappresenta solo un piccolo baluardo di speranza dal quale far partire nuove e concrete azioni a favore delle piccole imprese del settore costruzioni,  quelle che negli anni passati hanno più di tutte subito maggiormente i danni di questi ritardi».

 

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