Ventidue pagine, oltre a tre schede contenenti alcuni indicatori interni ed esterni, per disegnare la virtuosità del Molise e far sì che il modello scelto dal Governo regionale sia un esempio da esportare ed imitare. Il presidente Frattura le ha snocciolate una ad una, presentando in Consiglio regionale le Linee programmatiche per la nuova legislatura 2013- 2018.
Tutela del lavoro, sviluppo del sistema imprenditoriale, funzionamento dei servizi pubblici, efficienza ed efficacia della P.A., contrasto alle disuguaglianze, alle disparità ed alle gerarchie sociali, ricostruzione di un sistema stabile di partenariato, sono le premesse in relazione alle quali si sostanzierà l'azione di governo.
Frattura ha insistito molto sulla semplificazione amministrativa, che dovrà essere capace di determinare riduzione della spesa e maggiore efficienza a vantaggio di cittadini ed imprese.
«Il nostro impegno - ha detto il governatore - sarà quello di non subire le difficoltà derivanti dalla crisi, ma raccogliere con serietà e responsabilità, con una misura "sobria" dell'azione politica ed istituzionale, la sfida alta della modernizzazione del Molise, mettendo in atto vere e riconoscibili riforme. Ci faremo guidare da un nuovo Piano di sviluppo regionale, idoneo ad individuare la nuova direttrice di marcia per la nostra regione».
Particolare attenzione è stata posta da Frattura alla nuova programmazione nazionale ed europea 2014-2020, che offre l'opportunità di «sperimentare una grande innovazione di metodo, in quanto possiamo illustrare le tematiche significative all'interno degli obiettivi tematici e delle declinazioni operative previste dai nuovi Regolamenti ed, inoltre, ci consente di trattare tante cose interessanti e, peraltro, urgenti e necessarie», ha sottolineato il presidente.
Questi, gli obiettivi strategici e coincidenti fra programmazione regionale, da un lato, e programmazione nazionale e comunitaria, dall'altro: ricerca, sviluppo tecnologico, innovazione, tecnologie dell'informazione, comunicazione, competitività delle piccole e medie imprese, agricoltura, pesca, acquacoltura, economia a basso contenuto di carbonio,cambiamento climatico, gestione dei rischi, tutela dell'ambiente, uso efficiente delle risorse, sistemi di trasporto sostenibili, promozione dell'occupazione, mobilità dei lavoratori, inclusione sociale, lotta alla povertà, investimenti nelle competenze, istruzione ed apprendimento permanente, rafforzamento della capacità istituzionale.