Zuccherificio del Molise, vertice in Assessorato

Tavolo di concertazione tra Regione Molise, management e lavoratori dell'azienda termolese
Tavolo di concertazione tra Regione Molise, management e lavoratori dell'azienda termolese

L'assessore Michele Petraroia, su richiesta delle organizzazioni sindacali di categoria,  ha incontrato il management e i lavoratori dello Zuccherificio del Molise per discutere il futuro di una delle più importanti aziende della regione.
All'incontro hanno partecipato anche l'assessore regionale alle Politiche agricole, Vittorino Facciolla, il direttore generale della Regione Molise, Antonio Francioni, il direttore d'Area Terza, Gabriella Guacci, il dirigente del Servizio Politiche per l'occupazione, Vincenzo Rossi, l'amministratore delegato dello Zuccherificio del Molise, Alberto Alfieri,  il presidente del CdA, Antonio Di Rocco, e Bruno Feligini, in qualità di procuratore speciale del Nuovo Zuccherificio del Molise.
I sindacati hanno espresso alcune preoccupazioni soprattutto in relazione al bando per la vendita dell'azienda ed alla situazione dei lavoratori avventizi che rischiano di fare un numero ridotto di giornate lavorative durante l'anno.

L'assessore Vittorino Facciolla ha sottolineato che l'impegno della Regione Molise potrà essere maggiormente incisivo in prospettiva futura, considerato l'imminente avvio della campagna saccarifera.
«Appare evidente che quest'anno dovremo affidarci alla nuova  società che gestisce lo Zuccherificio del Molise - ha precisato l'Assessore alle Politiche agricole - la quale, sicuramente, dovrà operare in maniera corretta garantendo  al contempo spese in economia».
«Resta inteso - ha proseguito Facciolla -  che nel prossimo PSR si potranno prevedere misure che aiutino la filiera saccarifera».

A spiegare la situazione della newco, nata lo scorso anno per salvare lo zuccherificio, è stato Bruno Feligini, procuratore speciale della nuova azienda, che ha spiegato come lo Zuccherificio, ormai prossimo al fallimento, sia stato risanato, tanto che il primo anno di attività è stato chiuso in attivo.
Per quanto riguarda, invece, la questione avventizi, essa è legata alla riduzione degli ettari coltivati che, allo stato attuale, sono circa 6 mila.

«Servono - ha detto il manager - anche degli accordi con le altre regioni produttrici di barbabietole, in quanto forniscono allo stabilimento la gran parte della materia prima lavorata». Bruno Feligini ha anche tenuto a precisare che la società, che da circa un anno,sta gestendo lo stabilimento, ha pagato tutti gli stipendi reinvestendo gli utili nella messa in sicurezza degli impianti.
Della società olandese, che ha dimostrato il proprio interesse verso lo stabilimento saccarifero di Termoli, ha parlato dettagliatamente l'amministratore delegato Alberto Alfieri. Il manager ha affermato che l'interesse è reale, ma che per concretizzare l'acquisto dello stabilimento occorrerà che gli impianti continuino a funzionare: sarà, quindi, indispensabile programmare la prossima campagna saccarifera rassicurando anche gli agricoltori, atteso che, negli ultimi anni, c'è stato un calo nella produzione che è legato proprio alle incertezze del settore.
«Il nostro compito - ha affermato l'assessore regionale alle Politiche per l'occupazione, Michele Petraroia - rispettoso di tutti i soggetti che, a vario titolo, sono coinvolti nelle problematiche dello Zuccherificio, è salvaguardare un patrimonio bieticolo-saccarifero di grande rilevanza per l'economia regionale».

«Sulla filiera dello zucchero - ha poi aggiunto il vicepresidente della Giunta regionale - sarà utile aprire un tavolo di confronto anche con le altre regioni che producono bietole da zucchero, a cominciare dalla Puglia, per dare certezze agli agricoltori e all'intero processo produttivo di questo settore».
A breve, sarà convocato anche un altro tavolo tecnico che, oltre ai rappresentanti sindacali e all'azienda, sarà allargato anche alle organizzazioni del settore agricolo, parte fondamentale della filiera.

 

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