Crisi, Petraroia: «Drammi individuali e risposte collettive. Il Molise faccia un passo avanti»

Petraroia:  «Un Molise dei diritti e dei doveri, della legalità e dell'uguaglianza, non deve lasciare indietro nessuno»
Petraroia: «Un Molise dei diritti e dei doveri, della legalità e dell'uguaglianza, non deve lasciare indietro nessuno»

Pubblichiamo una nota del vicepresidente della Giunta regionale, Michele Petraroia, sull'attuale momento di crisi che investe molte famiglie molisane e sulle risposte che le istituzioni devono dare per superare le emergenze.

«La valanga di istanze individuali, frutto di drammi familiari, crisi, licenziamenti, disoccupazione, sfratti, scadenze, mutui, malattie e aspettative, sommergono gli amministratori in richieste disperate, accorate, avanzate con grande dignità. Solo raramente l'esasperazione rabbiosa sostituisce il garbo composto del Molise e dei molisani.
Scorgo la delusione sul volto delle persone quando allontanandosi vanno via con una verità amara e non con una promessa fasulla.
Apprezzano l'onestà, approvano l'idea di adoperarsi per soluzioni eque, imparziali, obiettive e di carattere generale, ma ciascuno chiede di rappresentare l'eccezione alla regola, elencando le specificità del proprio dramma individuale.
Per superare la crisi occorrono politiche per il lavoro, provvedimenti sulla tutela del reddito, azioni sulla salvaguardia del diritto alla casa, alla scuola, all'assistenza sociale, ai trasporti e alla sanità.
Le istituzioni hanno l'obbligo di adottare piani e programmi che sappiano affermare i diritti di tutti coloro che si trovano in quella condizione di disagio con strumenti operativi concertati con le forze sociali, le associazioni e le comunità locali.

Solo con la mutualità, la reciprocità e con atti che mirano a risolvere le difficoltà più impellenti con imparzialità, obiettività ed equità, sarà possibile gestire un passaggio storico delicatissimo tra emergenza che morde e normalità da conquistare.
Un Molise dei diritti e dei doveri, della legalità e dell'uguaglianza, non deve lasciare indietro nessuno ma non si costruisce confondendo le legittime istanze individuali con le indispensabili risposte collettive, uniformi e super partes».

 

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