La storia di Edda e Giulio su RAI 3, la riflessione del presidente Frattura

Frattura: «Il dovere di stare accanto a chi soffre in silenzio»
Frattura: «Il dovere di stare accanto a chi soffre in silenzio»

«Ieri sera dal piccolo schermo abbiamo conosciuto la storia di Edda e Giulio, una storia d'amore e forza straordinari. Ma pure una storia di dolore e difficoltà non comuni. Di colpe e mancanze pubbliche. Siamo stati portati dentro alla sofferenza silenziosa e invisibile di chi vive accanto a noi, a Campobasso e chissà in quanti altri posti del nostro Molise. Una sofferenza che stringe il cuore e che spesso, però, ignoriamo. Soprattutto noi che non dovremmo.

Di fronte alla storia di Edda e Giulio, un ragazzo, colpito nei primi mesi di vita dalla sindrome di Dravet, gravissima forma di epilessia, e una donna, la mamma, che ha rinunciato a sé per regalarsi ogni giorno, ogni ora, ogni minuto al suo bambino, capiamo tutte le cose che non abbiamo fatto. E che però ci impegneremo a fare.

Sui socialnetwork, dopo la puntata dei Dieci comandamenti trasmessa da Rai3, leggiamo commenti che ci invitano a farci carico di chi lotta con dignità e senza i sostegni attesi e sperati. È dovere di tutti avvicinarci a Edda e a Giulio e a chi sta come loro.
Come Edda, sappiamo che tantissime altre donne nel nostro Molise sopperiscono nell'intimità della loro casa da sole a uno stato sociale sempre più debole, sempre più carente. Sempre più inconsistente.

Ora, è chiaro, non tocca a noi l'analisi. Non tocca a noi la denuncia. Non tocca a noi descrivere un quadro di mancanze e solitudine. A noi spettano le risposte, a noi spetta fornire l'aiuto. E l'aiuto migliore nasce dal confronto, nasce dall'ascolto, nasce dalla presa di coscienza.
Incontreremo Edda e le donne come lei, mamme di bambini, ragazzi e giovani adulti affetti da malattie rare e rarissime, o figlie di genitori non più autosufficienti. I piccoli numeri del Molise non possono giustificare l'inesistenza di strutture adeguate e altamente specializzate. I conti ci impongono ristrettezze durissime ma non ci impongono una sanità che non sia di pari opportunità per tutti. Troveremo insieme il percorso da seguire perché non ci sia davvero più sofferenza invisibile e solitaria.

I nostri complimenti a Domenico Iannacone che sta conquistando l'Italia con i suoi Dieci comandamenti. È un giornalista molisano a ricordare a tutti noi che non è solo la politica, quella insana o presunta tale, la materia che merita di finire sulle prime dei giornali o in televisione. È un giornalista molisano a portarci nelle case vere di tutti noi. Gli diciamo grazie con sincero affetto».
 
Questa, la riflessione del presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, sulla storia di Edda e Giulio raccontata nella quarta puntata della trasmissione I dieci comandamenti di Domenico Iannacone, trasmessa su Rai3 nella serata di lunedì 3 giugno.

 

condividi

Valuta questo sito: RISPONDI AL QUESTIONARIO