Post sisma, incontro con i tecnici della ricostruzione

L'incontro del presidente Frattura con i tecnici della ricostruzione
L'incontro del presidente Frattura con i tecnici della ricostruzione

Costruire insieme l'iter di programmazione dei lavori e della spesa con l'obiettivo di andare oltre il semplice recupero edilizio dei centri molisani colpiti dal terremoto 2002. Nuovo corso per la ricostruzione post sisma: il presidente della Regione, Paolo di Laura Frattura, avvia il percorso di confronto e condivisione sul territorio.
 

Incontro nel merito, ieri a Campobasso, con il collegio provinciale dei geometri. Alla riunione anche il direttore dell'Agenzia di protezione civile, Riccardo Tamburro, il consigliere regionale di maggioranza, Salvatore Ciocca, e il consigliere di centrodestra, Nico Romagnuolo. Sul tavolo, tutte le diverse questioni, in particolare quelle di natura tecnica, che lasciano in sospeso la ricostruzione post sisma. Richiesta avanzata dai tecnici durante l'incontro, colta e condivisa dal presidente Frattura, quella dello snellimento delle procedure burocratiche.
 

"La burocrazia, in questa regione, non ce la possiamo permettere". Così il governatore ha assicurato la riscrittura delle regole. "Insieme, grazie ai vostri suggerimenti, appronteremo una nuova modulistica, più snella, tenendo ben ferma però l'idea che le questioni burocratiche non vanno intese come elementi sostanziali per risolvere i problemi. Abbiamo pratiche meritevoli di interventi che per mere disattenzioni rischiano di essere fuori dagli accordi di programma quadro. A questo tutti insieme porremo rimedio".
Nell'incontro il presidente Frattura ha tracciato lo status quo della ricostruzione.
 

"Ad oggi - ha stigmatizzato il governatore -, non c'è un solo Apq firmato. Il prossimo 10 luglio firmeremo quello per gli edifici di culto, sarà il primo contratto stipulato con le autorità centrali che materialmente e puntualmente metteranno a disposizione le risorse assegnate con la delibera Cipe n.62/2011".
"Grazie alla deroga al patto di stabilità - ha poi precisato il governatore -, ora abbiamo 15 milioni di euro da poter spendere. Da una prima verifica fatta dalla struttura della Protezione civile serviranno a pagare i lavori già realizzati. Se da qui a settembre, quando il governo presenterà al Parlamento la nuova legge di stabilità, non accadrà nulla di nuovo, non avremo la possibilità di fare altri lavori, sapendo che gli stessi non potranno essere pagati prima di gennaio 2014. Sulla scia di quanto già ottenuto dal presidente Errani per la ricostruzione post terremoto in Emilia Romagna, resta aperta la possibilità di inserire nella prossima legge di stabilità l'autorizzazione a una deroga assoluta anche per la nostra ricostruzione, e, quando diciamo ricostruzione - ha puntualizzato Frattura - , non dobbiamo intendere altre spese che pure oggi ci troviamo a rendicontare. Dobbiamo intendere in maniera rigorosa e puntuale soltanto quelle spese che garantiscono ai nostri cittadini l'uso alla propria abitazione e la rivitalizzazione dei centri dove oggi, dopo anni difficili, non c'è più economia. In quelle realtà favoriremo opportunità sociali e lavorative. Faremo tutto in funzione dei cittadini e della ripresa delle zone colpite nel cuore della loro vita sociale e economica. Questa, la nostra scommessa. Questo, lo spirito che metteremo al servizio di un progetto di rivitalizzazione del Molise che vada ben oltre il semplice recupero edilizio, che ci dia la possibilità immaginare il rilancio complessivo delle realtà del cratere e di tutte le altre zone della nostra regione", ha concluso il presidente Frattura.

 
 
 
 

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