Commissione regionale tripartita, incontro lungo e proficuo

Staffetta generazionale, manager to work e  percorsi di alta formazione in apprendistato, fra i temi affrontati
Staffetta generazionale, manager to work e percorsi di alta formazione in apprendistato, fra i temi affrontati

Seduta fiume della Commissione regionale tripartita, convocata questa mattina dall'assessore regionale alle Politiche per l'occupazione, Michele Petraroia, che ha sottolineato come la riunione si sia resa necessaria a causa della profonda drammaticità che caratterizza il contesto economico-produttivo ed occupazionale della nostra regione e per il quale i cittadini e le imprese, giustamente, si aspettano azioni concrete da parte delle istituzioni, in primis dall'Amministrazione regionale, alle prese con possibili tentativi di rimodulazione dell'ultimo scorcio di programmazione dei fondi europei 2007/2013 e di proposte adeguate per la prossima programmazione 2014/2020. 
 
Diversi gli argomenti su cui c'è stata ampia discussione costruttiva da parte delle rappresentanze sindacali e datoriali, dei rappresentanti INPS, della Direzione regionale del lavoro, delle due Province, e degli esperti di Italia Lavoro.
 
L'incontro si è aperto con una riflessione di natura giuslavoristica ed un'interpretazione condivisa riguardo il concetto di  "impresa pubblica", settore che, sulla base delle "Istruzioni operative per la concessione degli ammortizzatori sociali in deroga", approvate con Delibera di Giunta regionale n. 560 lo scorso 8 luglio, era rimasto escluso dalla possibilità di accedere a tali misure di sostegno al reddito. Motivo alla base del dibattito, la sostanziale differenza tra ente pubblico di diritto ed impresa pubblica, ovvero impresa il cui capitale o patrimonio è conferito, in tutto o in parte, da uno o più soggetti pubblici, emersa quale criticità, da porre all'attenzione del massimo organo concertativo regionale, per valutare la possibilità di intervenire su lavoratori che, alla pari di quelli impiegati nelle imprese private, si sarebbero visti sfumare l'opportunità di accedere ad un periodo di respiro economico della durata di 4 mesi. Dopo una serie di confronti tra le parti, l'accordo è stato raggiunto e, in via sperimentale, i membri della Commissione hanno ritenuto opportuno estendere l'applicabilità degli ammortizzatori sociali in deroga anche al settore delle imprese pubbliche.  
 
Presentata ed esaminata, inoltre, la Direttiva regionale di attuazione della Legge regionale in materia di tirocini extracurriculari, approvata dal Consiglio regionale nella seduta del 22 luglio. Previste 4 tipologie di tirocinio: a) tirocinio formativo e di orientamento, finalizzato ad agevolare l'occupabilità dei giovani nel percorso di transizione tra scuola e lavoro, destinato ai soggetti che hanno conseguito un titolo di studio entro e non oltre 12 mesi; b) tirocinio di inserimento o reinserimento lavorativo, rivolto principalmente a disoccupati e inoccupati, la cui durata non potrà essere superiore ai 12 mesi; c) tirocinio in favore di persone svantaggiate o di disabili, la cui durata massima è pari a 12 mesi  per i primi e 24 per i secondi; d) tirocini estivi di orientamento a favore di studenti regolarmente iscritti ad un ciclo di studi preso l'Università o un istituto scolastico di ogni ordine e grado oppure iscritti ad un percorso di istruzione o di formazione.
 
Particolare attenzione è stata posta dalla struttura regionale per i tirocini attivati in favore di cittadini comunitari e non appartenenti all'Unione Europea, per i quali la Direttiva precisa che la convenzione ed il progetto formativo dovranno prevedere, a carico del soggetto promotore, oltre agli obblighi assicurativi, anche quelli di fornire al tirocinante vitto e alloggio, oltre al pagamento di eventuali spese di viaggio per il rientro del tirocinante nel proprio paese d'origine. Prevista, inoltre, per incentivare un uso corretto del tirocinio quale misura formativa di politica attiva e valorizzarne l'istituto giuridico, la corresponsione al tirocinante di un'indennità di partecipazione da un minimo di  300 euro ad un massimo di 600 euro, a seconda della tipologia di tirocinio stipulato e del monte ore di impegno stabilito.
 
«La Regione Molise - ha tenuto a precisare il vicepresidente dell'Esecutivo regionale, Michele Petraroia - è tra le amministrazioni regionali virtuose che, in Italia, hanno rispettato i tempi tecnici di adozione della legislazione regionale in materia di tirocini formativi, fissati dalla Conferenza Stato - Regioni al 24 luglio 2013, e ora ci apprestiamo a varare la Direttiva che regolamenterà, in maniera più dettagliata, tale strumento, sulla scorta delle linee guida stabilite dall'Accordo Stato - Regioni nella seduta del 24 gennaio scorso». 
 
«In materia di tirocini estivi di orientamento - ha continuato  Petraroia - avviati in fase sperimentale nei mesi scorsi e la cui Direttiva è stata pubblicata sul BURM lo scorso 10 luglio, per andare incontro alle esigenze di un mondo produttivo- imprenditoriale in affanno, abbiamo ritenuto necessario apportare un correttivo a favore dei soggetti ospitanti, eliminando la quota parte di 200 euro di cui avrebbero dovuto farsi carico». 
 
Ulteriori due occasioni sono state ampiamente discusse dalla Commissione regionale tripartita e hanno riguardato una panoramica generale ed informativa circa due nuovi strumenti che il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali sta mettendo in campo tramite l'Aasistenza tecnica di Italia lavoro: la "Staffetta generazionale" e l'azione Manager to work.
Una possibilità concreta di utilizzare le risorse assegnate alle Regioni, che per il Molise ammontano a circa 1.100.000 euro e per le quali l'Amministrazione regionale ha già inviato una lettera al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali lo scorso 18 luglio, in cui si sollecita il trasferimento del 50 per cento di risorse destinate in modo da poter predisporre, in tempi rapidi, un unico bando riguardante sia la staffetta generazionale che la misura Manager to work.
Sostanzialmente, si tratterebbe di utilizzare tali risorse per la copertura dell'integrazione contributiva per conto dei lavoratori anziani che accettano volontariamente un contratto part-time a fronte dell'assunzione di giovani con contratto di apprendistato e/o a tempo indeterminato.
 
L'obiettivo dello strumento "Staffetta generazionale" consiste nell'incrementare l'occupazione giovanile attraverso una soluzione innovativa in grado di contemperare le esigenze dei lavoratori giovani e anziani in una prospettiva di solidarietà intergenerazionale e di contribuire a soddisfare la doppia e contestuale urgenza di favorire l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, prolungando così la vita attiva con adeguate formule di active ageing. 
 
L'azione Manager to work si sostanzia, invece, in azioni di politica attiva per il reinserimento lavorativo o sottoforma di aiuti a formule di autoimpiego e di creazione di impresa i cui beneficiari siano ex dirigenti e quadri, attualmente disoccupati. La tipologia di azione prevede la concessione al singolo soggetto di un contributo per la creazione d'impresa o l'autoimpiego fino ad un massimo di  25.000 euro, estendibile a 75.000 euro, qualora si prospettino associazioni professionali o imprese costituite in forma societaria da due o più ex dirigenti e/o quadri disoccupati. Nel caso, invece, di attuazione di politiche di reinserimento lavorativo, prevista l'assegnazione di un "bonus assunzionale" all'azienda che assuma ex dirigenti e/o quadri disoccupati. L'importo del bonus varierà dai 5.000 euro, in caso di contratto di collaborazione a progetto di almeno 12 mesi, a 28.000 euro, qualora venga stipulato un contratto a tempo indeterminato.

 

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