Sentenza TAR sul Master plan, la Regione non ci sta

L'Assessore Vitagliano: "Confidiamo nell'operato dei giudici amministrativi e per questo motivo ricorriamo al Consiglio di Stato"

L'Assessore Gianfranco Vitagliano. Il Mater plan è un'opportunità da cogliere per Campobasso e l'intera regione
L'Assessore Gianfranco Vitagliano. Il Mater plan è un'opportunità da cogliere per Campobasso e l'intera regione

L'Amministrazione regionale, in assoluta sintonia con il Sindaco e l'Amministrazione comunale di Campobasso, ha già dato mandato all'Avvocatura di proporre appello al Consiglio di Stato contro le sentenze adottate dal TAR Molise che hanno annullato il Master plan sull'area dell' ex Romagnoli.

Ne dà notizia l'Assessore regionale alla Programmazione Gianfranco Vitagliano che, pur nel rispetto delle decisioni della Magistratura amministrativa, non può fare a meno di rilevare che le stesse "si basano su presupposti di fatto diversi da quanto effettivamente accaduto con conseguente erroneità di tutto l'impianto motivazionale, che considera invertito l'ordine procedimentale in materia di programmazione, pianificazione e progettazione urbana, per i quali sono pienamente legittimati gli Enti pubblici territoriali".

Vitagliano difende l'idea e la valenza del Mater plan, "uno strumento - dice - intellettualmente avanzato di discussione civile per la trasformazione del territorio urbano della città di Campobasso, la cui finalità è quella di rilanciare l'immagine della città e la sua capacità d'attrazione di investimenti per lo sviluppo durevole dell'economia locale, contro cui si sono mossi interessi che stanno rallentando consistenti investimenti sul territorio, compromettendo la crescita sociale, economica e lo sviluppo occupazionale che la Regione vuole promuovere, in un momento di particolare crisi economica per la collettività locale.

Una serie di ricorsi - prosegue l'Assessore - promossi da soggetti che si definiscono «portatori di interessi della collettività campobassana», con una rappresentazione, dei fatti e degli atti adottati, parziale e non corrispondente alla realtà, che hanno portato il TAR Molise ad annullare vecchi atti che nulla hanno a che fare con il Master plan che, rappresentando un concreto processo di ammodernamento della città, è oggetto di ampio accordo tra Comune e Regione".

 
Campobasso. L'ex area del Romagnoli, di proprietà della Regione Molise
Campobasso. L'ex area del Romagnoli, di proprietà della Regione Molise

"Nessuna speculazione edilizia - chiarisce Vitagliano - ma un intervento edilizio misurato, attento e consapevole del contesto urbano in cui si colloca, urbanisticamente controllato ed equilibrato, conforme alle prescrizioni nell'area di progetto destinata a zona H - Centro Direzionale e con indici di edificabilità al di sotto di quelli consentiti dal P.R.G. vigente.
 
L'opera pubblica sarà interconnessa alla città mediante l'attuazione di un Piano particolareggiato, oggetto di concorso, il cui comparto di attuazione verrà perfezionato su iniziativa pubblica, congiunta e condivisa tra la Regione Molise ed il Comune di Campobasso, in relazione alle proposte urbanistico - architettoniche del progetto vincitore e con il coinvolgimento e la partecipazione diretta dei cittadini al Master plan".

Lungo il percorso - assicura l'Assessore - sarà cura della Regione e del Comune garantire momenti di raccordo con tutti gli attori della società civile campobassana e regionale (associazioni di cittadini, organizzazioni di settore, operatori economici, istituzioni a tutti i livelli), dando valore e raccogliendo le istanze, l'esigenze e le aspettative della collettività locale, in termini di rilancio economico e sociale. A ciò serviranno gli eventi pubblici programmati, utili per promuovere e stimolare il dibattito pubblico e la partecipazione democratica della collettività locale (convegni, mostre dei progetti presentati, incontri della collettività con i progettisti nelle varie fasi del concorso, pubblicazioni)".

Vitagliano ricorda, inoltre, che l'opera sarà costruita con tecniche ecosostenibili per la salvaguardia ambientale e con una concezione spaziale contemporanea di alto valore architettonico, strutturale ed impiantistico, che si caratterizzerà per innovazione e qualità. Un complesso edilizio bioclimatico, a basso impatto e ad alta efficienza energetica, che prevederà l'uso di materiali ecologici certificati, l'impiego di tecnologie energetiche alternative, naturali e rinnovabili, con emissioni inquinanti vicine a zero".

Tutto ciò - conclude - con il ricorso alla finanza di progetto che eviterà costi aggiuntivi per la collettività e produrrà evidenti benefici in termini di bilancio per tutta la regione".

 

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