P.O.R. Fondo Sociale Europeo, in riunione il Comitato di sorveglianza

All'ordine del giorno anche la verifica del programma anticrisi. Nei primi posti il Molise sul fronte delle politiche per l'occupazione

Campobasso. La sede del Consiglio regionale, dove si riunirà il Comitato di sorveglianza
Campobasso. La sede del Consiglio regionale, dove si riunirà il Comitato di sorveglianza

Terzo appuntamento per il Comitato di sorveglianza del Piano Operativo del Fondo Sociale Europeo 2007-2013 che, su convocazione dell'Assessore regionale al Lavoro e alle Politiche sociali, Prof.ssa Angiolina Fusco Perrella, si riunirà domani, alle ore 9,30, presso la sede del Consiglio regionale del Molise.

Il Comitato è composto da un rappresentante della Commissione Europea, dai rappresentanti delle Autorità di Gestione dei Fondi Europei, dai Rappresentanti dei Ministeri competenti in materia, dalle Province, dalle Parti sociali regionali, dai Rappresentanti delle reti camerali, dalla Consigliera regionale di Parità, dal Rappresentante dalla Direzione Generale Regionale e dai Responsabili della Programmazione dei Fondi Strutturali. 
                                                                                         
L'incontro di domani - spiega l'Assessore Fusco Perrella - rappresenta una tappa importante che, ispirata alla logica del dialogo sociale, attualizza l'impegno regionale di programmazione partecipata. In conformità all'art. 63 del Regolamento (CE) 1083/2006, mira a validare la qualità e l'efficacia dell'attuazione del Programma Operativo Regionale, prima della trasmissione degli atti alla Commissione Europea, da effettuarsi entro il 30 giugno 2010. Nello specifico, oggetto di verifica e di approvazione è il Rapporto di Esecuzione relativo all'annualità 2009, che descrive lo stato di avanzamento degli assi prioritari, in rapporto ai loro obiettivi specifici, quantificandone gli indicatori di realizzazione e di risultato".

Nel corso del 2009, l'Autorità di Gestione è stata impegnata, prioritariamente, nella programmazione di interventi di tutela attiva dell'occupazione, per far fronte agli effetti della crisi economica e finanziaria.
 
In particolare, si è dato il via ad una serie di misure tese a:
* aumentare la partecipazione al mondo del lavoro attraverso politiche di inclusione sociale delle categorie deboli, di cui rappresentano esempi di eccellenza il Programma di azione "P.A.R.I.", per il reimpiego dei lavoratori svantaggiati, e il Progetto "I.M.E.C"., per l'attivazione di un osservatorio permanente sull'emigrazione;
* sostenere il lavoro autonomo e l'auto-impiego tramite l'intervento "Giovani al Lavoro" per la creazione d'impresa, finalizzato a favorire la crescita dell'occupazione giovanile; promuovere percorsi di alta formazione mediante la valorizzazione del capitale umano regionale, sostenendo la crescita professionale dei giovani, nella convinzione che la conoscenza e l'innovazione siano fattori chiave per lo sviluppo e la competitività del territorio;
* integrare la dimensione di genere nella programmazione con il ricorso a politiche di "mainstreaming", così come attuata con l'azione sperimentale denominata "Tu. Sa. I", per la tutela della salute nel  pubblico impiego.

Tra gli altri argomenti all'ordine del giorno, vi è il dibattito sull'attuazione del programma di contrasto alla crisi economica. Al riguardo, rispetto alle misure anticrisi, la Regione Molise ha operato in coerenza con le indicazione dell'UE contenute nel "Piano Europeo di recupero economico" ed in attuazione dell'Accordo Stato - Regioni del 12.02.2009 e delle successive modificazioni, producendo "policy" di sistema che, per l'articolazione degli interventi ed il volume delle risorse stanziate, collocano il Molise all'avanguardia nazionale in tema di politiche per l'occupazione.

 

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