Strutture residenziali per anziani, l'esempio positivo di Bojano

Bojano, località Terre Longhe. La casa di ricovero per anziani "Sacri Cuori di Gesù e Maria"
Bojano, località Terre Longhe. La casa di ricovero per anziani "Sacri Cuori di Gesù e Maria"

Nella mattinata di domenica, l'assessore regionale alle Politiche sociali, Michele Petraroia, raccogliendo l'invito del vescovo emerito di Teramo, mons. Antonio Nuzzi, ha visitato, insieme ad una delegazione di operai della GAM, la Casa di ricovero per anziani "Sacri Cuori di Gesù e Maria" di Bojano, intrattenendosi con gli ospiti e avviando un dialogo con gli amministratori sui diversi e interessanti progetti di ampliamento e di potenziamento di una delle più belle strutture residenziali per la terza età del Molise.
 
Gli operai della GAM hanno voluto ringraziare mons. Antonio Nuzzi per la solidarietà nei loro confronti e per l'aiuto offerto già in occasione della vertenza SAM del 1992/1996, quando accolse l'intero Consiglio di Fabbrica in un incontro di sprone e di incoraggiamento che si svolse alla Chiesa di Sant'Erasmo. Il prelato, vicino ai 90 anni, ha voluto ripercorrere con il vicepresidente della Regione, Michele Petraroia, le tappe fondamentali della Casa di ricovero, avviata per sua iniziativa il 6 febbraio del 1951. Un'esperienza quindi di 62 anni di attività che colloca l'Ente morale di Bojano tra quelli più antichi ed accoglienti del Molise.
 
Mons. Nuzzi, non senza commuoversi, ha fatto riferimento ad un giovane di Civita che dormiva in un sottoscala in quel periodo e per offrirgli un alloggio avviò la prima residenza in Via Erennio Ponzio. Successivamente, la casa di ricovero si è trasferita in ambienti sempre più grandi in località Biferno a Castellone e in Largo Episcopio, prima di approdare nella modernissima struttura di Terre Longhe, dotata anche di un impianto centralizzato di domotica con cui si regolano i servizi e le temperature per singole stanze da una cabina di regia centralizzata. La struttura di Bojano è pronta ad accogliere sacerdoti che completano la propria attività pastorale senza costringerli a recarsi fuori regione. È pronta ad accogliere pazienti come RSA (Residenza Socio-Sanitaria Assistita) ed è pronta a migliorare ulteriormente i servizi interni ed esterni della struttura.
 
Il vicepresidente della Giunta ha espresso parole di plauso alla meritoria azione di mons. Antonio Nuzzi che consente a quel giovane senza casa del 1951 di essere ancora oggi, dopo 62 anni, tra i 55 ospiti di una Casa di ricovero, che oggi potrebbe arrivare a 120 posti letto e che occupa oltre 20 addetti oltre ai volontari civili e religiosi. Per il Molise è motivo di orgoglio avere una struttura residenziale così bella, efficiente e organizzata. 
 
Sul piano personale, Petraroia ha calorosamente e cordialmente ringraziato mons. Nuzzi per aver voluto condividere un percorso così significativo e concreto in un incontro ricco di umanità e di solidarietà.
Le istituzioni tutte, ed in primis la Regione Molise, seguiranno i progetti della Casa di ricovero di Bojano e non lasceranno soli gli ospiti, i volontari ed i collaboratori della struttura residenziale. 

 

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