Lotta alla pedofilia, la Regione Molise in prima linea

Progetti di contrasto e di prevenzione, programmi di sensibilizzazione ed efficaci interventi operativi

In occasione della Giornata nazionale contro la pedofilia, il Presidente della Regione Molise, Michele Iorio, ha voluto ricordare  l'attività svolta dal Governo regionale per la lotta alla pedofilia e per la tutela dei minori, sia nelle loro famiglie che negli ambienti scolastici e ricreativi.
In effetti, già nel 2005,  la Regione Molise, prima in Italia, attivò, con il criminologo Francesco Bruno, un progetto sperimentale di contrasto e prevenzione contro gli abusi sui minori. Furono coinvolti più di cinquecento alunni delle Scuole Primarie di tutta la regione. I risultati del progetto furono illustrati nel primo Convegno internazionale sulla pedofilia che si svolse a Campobasso e ospitò esperti di fama internazionale.
 
Iorio ha ricordato come "quella esperienza fu da base per l'attivazione di altre iniziative tra cui la costituzione di una «Rete Regionale Anti Violenza», che vide la presenza attiva e partecipata di tutti gli attori coinvolti istituzionalmente nelle politiche di sicurezza e tutela dei minori. Eravamo allora, e ancor più lo siamo oggi, convinti che la prevenzione e la lotta alla pedofilia debbano essere fatte certamente dalle Istituzioni, ma le stesse necessitano di una responsabilizzazione di tutti, cominciando dai semplici cittadini, per arrivare agli operatori della Polizia, della Scuola, della Sanità e del Sociale".
 
"In quest'ottica - ha sottolineato ancora il Presidente - abbiamo promosso programmi di sensibilizzazione per le famiglie e per tutti coloro i quali, a vario titolo e modo, hanno contatti con i minori e si occupano delle loro specifiche problematiche. Il lavoro è ancora molto lungo. Le Forze dell'Ordine debbono essere aiutate e sostenute nel loro importante e imprescindibile compito di repressione di fenomeni così efferati. I Magistrati hanno bisogno dell'opportuna collaborazione di tutte le Istituzioni per capire il fenomeno e reprimere gli episodi di violenza, cercando, insieme agli operatori del sociale, di tutelare le vittime e aiutarle in un lento ma deciso superamento dei traumi subiti. Infine, la scuola deve essere assistita nel rilevante compito di screening della popolazione infantile, per cogliere tracce di episodi di violenza e poterli quindi denunciare alle Autorità preposte. Il tutto proteggendo chi ha subìto abusi da ulteriori violenze psicologiche provenienti dalla scarsa conoscenza delle giuste metodologie di trattazione del fenomeno".

"In questo senso - ha concluso Iorio - l'Assessorato regionale alle Politiche Sociali sta ottimamente operando cercando di attivare tutte le strategie più moderne ed efficaci per contrastare ogni forma di abuso e di violenza sui nostri bambini. Come Governo regionale siamo sempre disponibili a valutare ogni proposta per meglio fortificare la nostra azione di contrasto alla pedofilia e rendere più incisivi i necessari interventi operativi".

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