Cantiere San Giuliano di Puglia, Petraroia sollecita l'intervento del Ministero delle Infrastrutture

Petraroia. Sta lavorando a possibili soluzioni positive in grado di risolvere il contenzioso
Petraroia. Sta lavorando a possibili soluzioni positive in grado di risolvere il contenzioso

«Vista la grave vicenda del fermo cantiere, avvenuto nel febbraio 2012, della ditta SANGIULIANO Scarl di Salerno, impegnata nella realizzazione del I° lotto del collegamento tra P.V. Tappino - Riccia - Colletorto - San Giuliano di Puglia - S.S. 376 all'innesto con la strada tra Santa Croce di Magliano e la S.S. 87 (Piane di Larino) lungo la sponda ovest dell'invaso di Occhito, e considerati i licenziamenti verificatisi senza alcun rispetto delle norme contrattuali vigenti, così come denunciato dalle Organizzazioni Sindacali, nei confronti di 10 lavoratori, si evidenzia quanto di seguito riportato».
 
«Le condizioni di disagio e di sofferenza in cui versano gli operai impegnati in quel cantiere sono rimaste immutate ed in questi giorni si è registrato il forte gesto del Segretario Generale Regionale della FILLEA CGIL Molise, che si è  incatenato davanti alla sede del Provveditorato alle Opere Pubbliche della Regione Molise, considerato che ai suddetti lavoratori non è stata ancora erogata la CIG per il periodo compreso tra maggio 2010 - aprile 2011, il 50% del TFR ed alcune mensilità».
 
«Sulla base di tali premesse, con la presente, sollecito un vostro intervento affinché si possa procedere a definire, anche di concerto con la Regione Molise, la Prefettura di Campobasso ed altri livelli istituzionali ad individuare possibili soluzioni positive ad un contenzioso che si trascina da anni. 
 
Distinti saluti»
 
E' il contenuto di una nota a firma del vicepresidente della Giunta regionale, Michele Petraroia, in relazione al fermo di cantiere dei lavori del I lotto del collegamento tra P.V. Tappino - Riccia - Colletorto - San Giuliano di Puglia - S.S. 376 all'innesto con la strada tra Santa Croce di Magliano e la S.S. 87 (Piane di Larino), lungo la sponda ovest dell'invaso di Occhito.

 

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