Fondo di solidarietà, il Consiglio regionale approva all'unanimità

Il presidente Niro, primo firmatario del provvedimento
Il presidente Niro, primo firmatario del provvedimento

Si è concluso alle ore 19,00 il Consiglio regionale del Molise che ha ripreso nel pomeriggio, alle ore 16,30, i lavori interrotti in tarda mattinata dal presidente Niro, per consentire alla Prima Commissione consiliare di riunirsi "ad horas" per esprimere le sue determinazioni in merito alla copertura finanziaria per la Proposta di legge n.26 "Istituzione del fondo di solidarietà per interventi in situazioni straordinarie e impreviste", bipartisan, primo firmatario Vincenzo Niro, la cui procedura di urgenza era stata votata nella seduta del 10 settembre.
 
Sull'argomento ha relazionato la consigliera Lattanzio, che ha affermato, tra l'altro, come la Proposta di legge «sia stata elaborata in risposta ad un autentico obbligo morale che la Regione Molise sente di dover manifestare a seguito dei numerosi contributi di solidarietà ricevuti».
Dopo un intervento della consigliera Fusco, che ha sostenuto come la Regione Molise sia la prima a legiferare in materia e una dichiarazione di voto di Antonio Federico del Movimento 5 stelle, che si è visto approvare un emendamento presentato unitamente alla collega Patrizia Manzo, la Proposta di legge è stata votata all'unanimità.
 
Si è passati poi all'esame di un ordine del giorno del Movimento 5 stelle relativo alla costituzione di parte civile della Regione Molise nel processo Termoli-Jet, la cui iscrizione era stata votata precedentemente. Al momento della immediata discussione, il consigliere Cavaliere ha posto una pregiudiziale, invitando il presidente del Consiglio a non far discutere l'argomento, in quanto lo stesso era stato già oggetto di discussione nella seduta dello scorso 10 settembre e che il presidente della Giunta si era già espresso in direzione della costituzione in giudizio.
 
Sul punto è intervenuta anche la consigliera Lattanzio, che ha chiesto di riformulare l'ordine del giorno perché, a suo giudizio, tecnicamente inammissibile. Dopo una breve sospensione, alla ripresa, ha preso la parola la consigliera Fusco Perrella: «Non c'è la necessità di riproporre l'ordine del giorno, visto e considerato che il presidente Frattura ha già dichiarato che la Giunta si sarebbe costituita», ha fatto osservare Fusco Perrella.
 
Favorevole alla discussione dell'argomento il consigliere Filippo Monaco, in quanto  «fino ad oggi non ci sono stati atti della Giunta in tale direzione».
 
A questo punto la consigliera Lattanzio ha chiesto una breve sospensione, accordata dal Presidente Niro, per rimodulare l'ordine del giorno.
 
Alla ripresa dei lavori, il presidente Niro ha letto l'ordine del giorno modificato nella parte in cui si lascia "impregiudicata l'attività risarcitoria".
Messa ai voti la pregiudiziale del consigliere Cavaliere, la stessa è stata respinta dalla maggioranza. Il voto sfavorevole non è stato ben accolto dalla minoranza che, su invito dello stesso Cavaliere, ha abbandonato l'aula (usciti Cavaliere, Fusco Perrella, Micone; Sabusco era già fuori dall'aula e Romagnuolo era assente; sono rimasti Manzo e Federico di 5 stelle e Monaco).
 
«Esco dall'aula - ha affermato FuscoPerrella  prima di lasciare l'aula - perché è un nostro diritto non condividere. Vorrei rifletteste su questo ordine del giorno».
 
«Si getta la pietra e si nasconde la mano» , ha esordito il presidente Frattura nel suo intervento, commentando l'abbandono dell'aula da parte della minoranza.
«Abbiamo revocato la delibera della Giunta precedente - ha continuato il presidente  - con assoluta trasparenza. Esprimersi singolarmente su questa vicenda ritengo sia una assunzione di responsabilità di ognuno. La non costituzione ci priva della possibilità di recuperare il danno eventualmente causato al Molise. Accetto di buon ordine il provvedimento in discussione e mi dispiace per l'atteggiamento dell'opposizione. Le assunzioni di responsabilità vanno fatte con la presenza e con il voto, anche se contrario. Per questa Regione è un atto dovuto la costituzione in giudizio».
 
Votata l'immediata discussione, la stessa è passata all'unanimità dei presenti.
Sull'argomento ha relazionato il consigliere Federico, il quale ha affermato che con l'ordine del giorno «si vuole dare un segnale di discontinuità con il passato». «Senza condannare nessuno  - ha osservato - c'è la volontà di ricercare la verità. Parliamo di un danno erariale importante, che la Corte dei Conti ha quantificato in sei milioni di euro. Il 27 settembre ci sarà l'udienza e occorre costituirsi, perché i cittadini molisani vengano garantiti».
 
Gli interventi dell'assessore Facciolla - secondo cui  «la Giunta si costituirà, la Regione deve avere una sola direzione; la minoranza si è sottratta al dibattito politico»  e del consigliere Parpiglia,  a giudizio del quale «è un atto dovuto costituirsi parte civile, non è un atteggiamento contro le persone» -  hanno chiuso il dibattito, prima della votazione dell'ordine del giorno, che ha ottenuto l'unanimità.
 
Con il ritorno in aula dei consiglieri Sabusco, Micone e Fusco Perrella, si è andati avanti con l'esame  di due punti, unificati, riguardanti una interrogazione ed una mozione del Movimento 5 stelle concernenti le ex Comunità montane.
Federico e Manzo hanno chiesto di conoscere lo stato di liquidazione delle stesse (interrogazione) e la sostituzione dei commissari liquidatori (la mozione).
Dopo la relazione del consigliere Federico, sono intervenuti i consiglieri Ciocca, Sabusco e Fusco Perrella, che hanno anticipato il contenuto dell'intervento del presidente di Laura Frattura.
 
«Speriamo di approvare la legge di riforma entro il 31 dicembre di quest'anno, data di scadenza dei Commissari»  ha detto il Presidente. «Se non ce la dovessimo fare - ha precisato il presidente -  dal primo gennaio 2014 le Comunità montane avranno solo due commissari, uno per Campobasso e l'altro per le altre Comunità. Fino al 31 dicembre non toccheremo nulla, anche per evitare possibili contenziosi. Vogliamo un riferimento manageriale per la Comunità di Campobasso e unificare la gestione per le altre».
 
Il consigliere Federico si è dichiarato soddisfatto per la risposta alla interrogazione, ma non ha voluto accogliere l'invito del presidente Frattura di ritirare la mozione che, seppure modificata leggermente, è stata respinta. Hanno votato a favore Manzo e Federico e si sono astenuti Ciocca e Monaco. Contrari gli altri.
 
Con la iscrizione, votata all'unanimità, di un ordine del giorno  sul riordino delle Province presentato dai consiglieri Micone, Sabusco, Fusco Perrella, Cavaliere e  Romagnuolo, e con la discussione di una interrogazione dei consiglieri del Movimento 5 stelle sulla realizzazione dell'autostrada del Molise, la seduta si è avviata al termine.
Quest'ultimo argomento è stato illustrato dalla consigliera Manzo che ha dovuto aggiungere molti passaggi rispetto al contenuto della interrogazione presentata nel maggio scorso quando il "Decreto del fare" non aveva ancora visto la luce.
All'interrogazione ha risposto il presidente Frattura il quale ha spiegato  che si punta a salvare le risorse destinate all'importante arteria, così come promesso in campagna elettorale:
«A breve avremo un incontro con il ministro delle Infrastrutture, Lupi, proprio per le risorse, a seguito del "Decreto del fare" e, subito dopo, riferirò al Consiglio. Verificheremo anche i temi legati alla penale da riconoscere al soggetto attuatore. L'autostrada? Si potrebbero migliorare la rete ferroviaria, la manutenzione della rete stradale esistente e velocizzare qualche tratto importante».
 
Con la soddisfazione  della risposta  da parte dei consiglieri Manzo e Federico, il presidente Niro ha chiuso i lavori, dando appuntamento ai consiglieri al prossimo 1° ottobre, alle ore 10,00, per la seduta obbligatoria prevista dallo Statuto.

 

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