Settore lattiero-caseario, puntare alla qualità attraverso un contratto di filiera

Facciolla: «Se vogliamo perseguire una politica agricola attenta, bisogna fare cento campanili, non cento campanilismi»
Facciolla: «Se vogliamo perseguire una politica agricola attenta, bisogna fare cento campanili, non cento campanilismi»

Dare vita ad un contratto di filiera per far sì che le imprese lattiero- casearie molisane possano consorziarsi realizzando un prodotto di qualità che va oltre la normale produzione. Questa l'idea del senatore Pd Roberto Ruta, al centro dell'incontro operativo sulla filiera lattiero-casearia svoltosi lunedì pomeriggio a Campobasso, presso la sede dell'Incubatore economia sociale in via Monsignor Bologna. 
 
A prendere parte all'iniziativa numerosi rappresentanti dell'Associazione degli allevatori del Molise, della Coldiretti e lo stesso assessore regionale alle Politiche agricole e forestali Vittorino Facciolla il quale, nel ricordare ai presenti l'imminente stesura del nuovo PSR Molise, ha fatto sapere che la Regione ha una capienza di 300 mila euro per l'acquisto dei bovini. 
 
«Le aziende ormai sono al collasso - ha esordito l'assessore - per cui nessuno si è interessato, ma gli aiuti sono tangibili. La qualità è la nostra stella polare, ma qualità significa anche aggregazione, avere prospettive ed il coraggio di fare scelte magari anche impopolari, che tuttavia devono aiutare il nostro territorio. Se vogliamo perseguire una politica agricola attenta, bisogna fare cento campanili, non cento campanilismi».

«I nostri caseifici - ha detto ancora Facciolla -  trasformano il latte che viene da fuori regione mentre la filiera agricola, per essere competitiva, deve essere chiusa e deve pensare alla produzione, trasformazione e commercializzazione del prodotto». 
 
A spiegare nei dettagli il contratto di filiera, quale modello innovativo di produzione, cofinanziabile dalla Regione con un 25% di risorse, è stato il senatore Ruta la cui idea punterebbe alla nascita di un marchio che racconti «il massimo della qualità possibile in Italia» ed ad una nicchia di mercato. 
 
«Un sistema per far conoscere il Molise per l'altissima qualità dei suoi prodotti - ha evidenziato Ruta - ed una nicchia di mercato, che non è detto debba poi restare tale. Al Consorzio, con sede legale in Molise, si può partecipare anche in quota parte minima, per cui l'idea è da prendere in seria considerazione».
 
Un incontro propositivo,  dunque, durante il quale non sono mancati gli interventi dei produttori presenti che hanno avuto modo di rapportarsi con le istituzioni ed esporre i loro pareri e le loro problematiche.

 
 

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