Milano, manifestazione in ricordo di Lea Garofalo. Anche una delegazione molisana guidata dal vicepresidente Petraroia

Da sinistra nella foto: don Luigi Ciotti e Giuliano Pisapia
Da sinistra nella foto: don Luigi Ciotti e Giuliano Pisapia

"Io vedo, io sento,io parlo. Tu da che parte stai?"​È lo slogan promosso da "Libera contro le mafie" della Lombardia per sollecitare le associazioni, la società civile, le istituzioni, i movimenti ed i cittadini a partecipare ai funerali civili in ricordo di Lea Garofalo, la collaboratrice di giustizia uccisa dalla "'ndrangheta" il 24 novembre 2009 a Milano e poi bruciata. 

Su sollecitazione della figlia Denise, don Luigi Ciotti, presidente nazionale di "Libera", ed il Sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, hanno organizzato, nella giornata di domani, la manifestazione in ricordo di questa donna coraggiosa della Calabria con un doppio evento. Alle 10,00 in Piazza Cesare Beccaria si ritroveranno i gonfaloni delle città, delle province e delle regioni, insieme agli striscioni di Libera, e si terranno i funerali civili con gli interventi di Giuliano Pisapia e don Luigi Ciotti. A seguire, alle 14,00, sarà scoperta una targa in memoria di Lea Garofalo nei giardini di Via Montello n.6, dove sono previsti diversi interventi di personalità, amministratori e volontari impegnati nella lotta contro la criminalità organizzata. 

Il Molise sarà presente a Milano con il gonfalone della Regione e una delegazione guidata dal vicepresidente della Giunta Regionale, Michele Petraroia, per sostenere la mobilitazione nazionale promossa da "Libera contro le mafie" in difesa della legalità e per ricordare una testimone di giustizia ospitata per diversi mesi a Campobasso, dove il 5 maggio 2009 subì un tentativo di rapimento. Diversi magistrati, funzionari delle Forze dell'Ordine, giornalisti e cittadini molisani hanno conosciuto direttamente Lea Garofalo e la figlia Denise, hanno vigilato sulla sua sicurezza quando era a Campobasso e hanno indagato sul tentativo di sequestro e sul perché la collaboratrice di giustizia partì per Milano dove venne rapita, uccisa e bruciata dalla "'ndrangheta".

"Libera contro le mafie" del Molise, le Confederazioni sindacali, l'Associazione "I Care" e altre associazioni regionali hanno promosso diversi eventi di riflessione sul tema della legalità in nome di Lea Garofalo, ed è anche per questa ragione, che chiama in causa direttamente il nostro territorio, che il Molise non poteva e non doveva mancare ai funerali civili di una donna meridionale forte che ha pagato con la vita la sua ricerca di libertà.

 

condividi

Valuta questo sito: RISPONDI AL QUESTIONARIO