Cultura, concluso il Forum regionale. Ioffredi: «Partecipazione significativa e qualificata, abbiamo vinto la sfida»

Da sinistra nella foto: la prof.ssa Chierchia, il consigliere delegato Ioffredi e il dirigente regionale Altopiedi
Da sinistra nella foto: la prof.ssa Chierchia, il consigliere delegato Ioffredi e il dirigente regionale Altopiedi

«La voglia di partecipazione che abbiamo registrato in questa settimana di confronto mi ha riempito di soddisfazione. La presenza, significativa nei numeri e qualificata nei contenuti, è il segno tangibile dell'esigenza degli addetti di voler intervenire nelle scelte delle istituzioni in maniera consapevole e, soprattutto, trasparente. In questo senso, il Forum regionale della Cultura si è rivelato come il metodo ottimale per coinvolgere gli operatori del settore. Per noi la politica non può prescindere dal dialogo perché solo così diventa costruttiva. Abbiamo vinto la sfida».
 
Nico Ioffredi, consigliere regionale delegato al ramo, ha chiuso questa mattina la cinque giorni di incontri presso la ex Gil di Campobasso. Complessivamente sono stati oltre 60 gli interventi di cui la struttura amministrativo-legislativa terrà conto per la redazione del Testo Unico sulla Cultura.
 
«L'obiettivo - ha spiegato ancora il consigliere - è quello di pervenire ad una sintesi il più possibile condivisa con chi ogni giorno e a vario titolo si confronta con le criticità del sistema mettendo la parola fine a confusione e clientelismi. In tal senso, concordo pienamente con chi ha definito addirittura storica questa idea».
 
Moderatrice della giornata odierna, dedicata ai saperi umanistico e scientifico, è stata Bibiana Chierchia, alla quale è stata affidata anche la sintesi del Forum. «Oggi ci incontriamo per il tema 'Io conosco' ma contestualmente passiamo dall'io al noi che caratterizzerà la legislazione sulla materia», ha detto la professoressa parlando di una Costituente della cultura e citando i temi che hanno caratterizzato gli incontri. 
 
Moderatori degli scorsi giorni sono stati Carmine Aceto (Io ricordo), Silvia Valente (Io guardo), Matteo Patavino (Io ascolto) e Marco Caldoro (Io partecipo). 
 
Mercoledì è intervenuto anche il presidente Frattura che, portando i suoi saluti, ha sottolineato «l'importanza, al di là di polemiche strumentali, dell'esistenza della Fondazione Molise Cultura, organismo fondamentale, seppur da riorganizzare, per gestire sfide che si prospettano sempre più articolate».

 

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