Consiglio regionale, approvati importanti provvedimenti. Ordine del giorno bipartisan sulla Fondazione Giovanni Paolo II

Palazzo Moffa. L'apertura dei lavori
Palazzo Moffa. L'apertura dei lavori

Con un Ordine del giorno votato all'unanimità, il Consiglio regionale del Molise  ha impegnato" il presidente della Regione Molise, nonché commissario ad acta alla Sanità, e la Giunta regionale ad intraprendere ogni iniziativa tesa a tutelare i livelli occupazionali della Fondazione di Ricerca e Cura Giovanni Paolo II e perseguire ogni iniziativa idonea ad integrare nel sistema sanitario regionale la struttura Fondazione di Ricerca e Cura Giovanni Paolo II".
 
Il documento è stato approvato in apertura di seduta per dare  seguito concretamente all'impegno assunto in tal senso  nel corso della audizione che i presidenti della Giunta, del Consiglio e i capigruppo hanno avuto, prima di avviare i lavori consiliari, con una delegazione di lavoratori della Fondazione e con i rappresentanti sindacali per cercare di trovare un accordo che scongiurasse il  licenziamento di 45 lavoratori infermieri, a decorrere dal prossimo primo novembre.
 
Sull'Ordine del giorno sono intervenuti il consigliere di Cinque Stelle, Federico, l'assessore al lavoro, Petraroia, il consigliere Sabusco e il presidente Frattura. Tutti hanno manifestato la  volontà di salvaguardare i livelli occupazionali e una sanità di qualità.  Sabusco ha chiesto, peraltro, il ritiro dell'accreditamento qualora la Fondazione, con i licenziamenti, non riuscisse ad assicurare la copertura dei turni lavorativi.
 
Subito dopo, è stato iscritto e votato all'unanimità, un altro Ordine del giorno, anch'esso bipartisan, primo firmatario il consigliere Salvatore Ciocca, con il quale il Consiglio invita  "il Governo e il Parlamento ad approvare subito una legge  che introduca il crimine di tortura nel nostro codice penale, riproducendo la stessa definizione presente nel trattato Onu. Una sola norma già scritta in un atto internazionale". 
 
Si è quindi proceduto ad esaminare la Proposta di legge n.24 concernente il  "Riordino della disciplina in materia di tasse sulle concessioni regionali", iscritta al primo punto all'ordine del giorno, prima di effettuare una pausa e riprendere i lavori nel pomeriggio.
Il provvedimento, dopo la relazione del consigliere Totaro, è passato all'unanimità, con la astensione dei consiglieri Fusco, Sabusco, Micone e Cavaliere.
La Proposta di legge ha come scopo principale quello di regolare per la prima volta l'accertamento e la riscossione delle tasse regionali. Con essa, infatti, in primis, si chiede la istituzione dell'anagrafe tributaria.
 
Sempre all'unanimità, poi, è passata la Proposta di legge n.33 di iniziativa della Giunta regionale, riguardante la "Legge regionale n.11 del 2005. Abrogazione della Commissione tecnica cave".
Sul punto ha relazionato il consigliere Manzo e sono intervenuti i consiglieri Fusco, Romagnuolo, Cotugno e l'assessore Scarabeo  La Commissione tecnica  è un organo tecnico costituito per volontà dell'Amministrazione regionale, non previsto dalle disposizioni nazionali in materia di attività estrattive. Non essendo stata rinnovata, dopo un periodo di funzionamento, è stata definitivamente soppressa.
 
Ancora all'unanimità, con l'astensione dei consiglieri Fusco, Sabusco e Cavaliere, il Consiglio ha licenziato anche la Proposta di legge n.32 di iniziativa della Giunta regionale, riguardante "Disposizioni sulla gestione delle tasse automobilistiche. Sostituzione dell'articolo 19 della legge regionale 16 febbraio 1972 (istituzione dei tributi propri della Regione Molise)".
Il provvedimento è stato illustrato dal consigliere Totaro ed ha visto gli interventi del consigliere Cotugno e del presidente Frattura che ha affermato come, rispetto al passato, con l'approvazione della proposta, si risparmia quasi un milione e 500 mila euro. Attualmente, nelle more della riforma di tutti i tributi propri regionali, occorreva modificare l'articolo 19 della predetta legge, che regola le fasi dell'accertamento alla riscossione del tributo. Nel testo approvato, in via transitoria,  si prevede l'affidamento delle funzioni amministrative e delle attività in materia di gestione delle tasse automobilistiche all'Automobil Club d'Italia, in attesa della convenzione con una società che già gestisce il servizio in altre dodici regioni. Tale bisogno è scaturito anche dalla necessità di risolvere l'attuale situazione critica determinata dalla risoluzione del contratto di appalto del servizio di riscossione della tassa automobilistica regionale aggiudicato nel 2010 al R.T.I. "Esattorie s.p.a. - G.E.C. s.p.a.".  Sulla proposta è stato approvato anche un emendamento del Movimento Cinque Stelle.
 
Anche la Proposta di legge n.29, di iniziativa dei consiglieri Parpiglia, Di Pietro, Lattanzio, Ciocca, Ioffredi e Totaro concernente "dispersione delle ceneri funerarie nella Regione Molise" è stata approvata all'unanimità. Sulla proposta ha relazionato il consigliere Totaro e sono intervenuti i consiglieri Sabusco, Fusco, Parpiglia, Ioffredi e l'assessore Petraroia.
Nella relazione che accompagna la proposta si legge che "le ceneri non sono pericolose, tuttavia, la loro dispersione è consentita esclusivamente in aree appositamente individuate, siano esse pubbliche o private... Al fine di rendere effettivo un diritto già acquisito in altre realtà territoriali - salvaguardando la dignità dei singoli e rispettando le convinzioni religiose e culturali di ognuno - si reputa indispensabile un intervento normativo, al fine di regolamentare le prassi e le modalità di affido, trasporto, conservazione e dispersione delle ceneri, nonché la individuazione dei luoghi idonei alla pratica".
 
Dopo l'approvazione del provvedimento, così come aveva annunciato, il presidente Niro, per impegni personali, ha lasciato la Presidenza dei lavori al vicepresidente Di Pietro.
Il Consiglio avrebbe dovuto occuparsi anche della Proposta di legge di iniziativa della Giunta, rinviata alla prossima seduta su richiesta del consigliere Cotugno, a causa della assenza del relatore Di Nunzio,  riguardante la "nuova disciplina della raccolta, della coltivazione e della commercializzazione dei tartufi".
 
Su proposta del consigliere Fusco Perrella l'assemblea, con votazione unanime, ha deciso di anticipare l'argomento riguardante un ordine del giorno sulla soppressione delle Province, presentato dal primo firmatario Micone, che ha anche illustrato la proposta. Dopo gli interventi dei consiglieri Parpiglia, Federico,Fusco e Cavaliere, ha preso la parola il vicepresidente Petraroia, che ha chiesto a Micone di ritirare la proposta per discuterla nella prossima seduta, visto e considerato che sull'argomento c'è un ampio dibattito a livello nazionale.
Con l'astensione dei consiglieri Manzo e Federico, l'aula ha votato il rinvio della discussione dell'ordine del giorno.
 
A questo punto, il presidente Frattura ha informato il Consiglio di una delibera di Giunta con la quale si è intitolato il Palazzo della Regione di via Genova  a Carlo Vitale, primo presidente della Regione Molise.La scelta è stata condivisa anche dal centrodestra, che ha manifestato la sua approvazione con il consigliere Fusco Perrella.
 
Per fatto personale, infine, è stata data la parola al consigliere Nunzia Lattanzio, che ha nuovamente evidenziato, tra le altre cose, la incompatibilità del presidente Niro con la carica di capogruppo dell'Udeur Popolari e di presidente del Consiglio.
«Prendo la parola - ha detto Nunzia Lattanzio - affinché rimanga memoria in questo Consiglio delle mie riflessioni e delle mie azioni improntate sempre alla legittimità degli atti».
 
Il vice presidente Di Pietro ha quindi chiuso i lavori aggiornandoli a martedì prossimo, 5 novembre 2013, alle ore 11,00 con all'ordine del giorno gli argomenti non discussi nella seduta odierna e quelli che saranno aggiunti dalla Conferenza dei capigruppo.
 
Il Consiglio, comunque, tornerà a riunirsi dopodomani, giovedì 31 ottobre, per la commemorazione della "Giornata della memoria" per le vittime del terremoto di S. Giuliano del 31 ottobre 2002. Dopo la introduzione del presidente Niro, prenderanno la parola un consigliere di maggioranza e un consigliere di minoranza. Chiuderà la seduta l'intervento del presidente della Giunta regionale, Paolo di Laura Frattura.

 

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