Legge sul patrimonio forestale regionale, Picciano presenta una Proposta di modifica

Picciano: «Occorre fare chiarezza sull'Albo delle imprese boschive»
Picciano: «Occorre fare chiarezza sull'Albo delle imprese boschive»

Il Presidente del Consiglio regionale del Molise, Michele Picciano, ha presentato una Proposta di modifica ed integrazione della Legge regionale numero 6, varata dall'Assise molisana il 18 gennaio 2000 e volta a disciplinare gli interventi di tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio forestale regionale.
 
Nello specifico, la normativa vigente punta alla difesa del territorio ed allo sviluppo delle popolazioni rurali, nel tentativo di massimizzare l'occupazione delle realtà locali.
«La Legge varata oltre dieci anni fa - nota Picciano - istituisce l'Albo delle imprese boschive, risultando però priva degli adeguati principi e dei necessari criteri direttivi. Tale lacuna è stata superata con l'approvazione di un Regolamento (emanato il 6 dicembre 2002), senza tuttavia eludere il rischio di un'applicazione difforme rispetto alle linee guida nazionali e alle esigenze di spiccata dinamicità che, a ragione, gli addetti del settore reclamano».
Nell'ottica di una maggiore semplificazione normativa sarebbe pertanto necessaria una rivisitazione della Legge regionale numero 6 del 2000.

«Questo provvedimento - osserva ancora il  Presidente del Consiglio regionale del Molise - rischia di innescare un effetto domino e di rendere nulli gli atti emessi dall'Amministrazione regionale in materia di accesso all'Albo delle imprese boschive. Ciò è dovuto ai recenti provvedimenti cautelari sospensivi emessi dal Giudice amministrativo, che hanno colpito il regolamento, minandone integrità ed efficacia».

Le modifiche auspicate dal Presidente Picciano riguardano in primis la composizione di una Commissione tecnica forestale per il coordinamento degli interventi previsti dalla legge, presieduta dal Direttore generale regionale, o da un suo delegato. Ne farebbero parte un rappresentante delle imprese boschive nominato dal Presidente della Giunta regionale, oltre ai dirigenti competenti in materia ambientali, alle rappresentanze dell'Associazione dei Comuni territorialmente interessate e ai coordinatori provinciali del Corpo forestale dello Stato.
«Tale Commissione avrebbe il compito di delibera sulle domande di iscrizione all'Albo regionale delle imprese boschive - spiega Picciano - e di pronunciarsi su eventuali sospensioni, cancellazioni o reintegrazioni nella stessa».

Essendo l'iscrizione all'Albo obbligatoria per le imprese aventi sede nella regione Molise, «al fine di partecipare alle gare per l'acquisto di materiali legnosi messi in vendita da enti pubblici, il certificato di iscrizione all'Albo emesso dalla Commissione tecnica forestale, avrebbe anche valore come certificato di idoneità forestale», sottolinea Picciano.

Inoltre, la Proposta di modifica ed integrazione della Legge regionale numero 6/2000, depositata in Consiglio, prevede la revisione biennale dell'Albo e la suddivisione delle imprese in due classi di iscrizione: una prima (Classe A), nella quale sarebbero ospitate le imprese che nel triennio precedente alla domanda abbiano ottenuto utilizzazioni boschive da Enti pubblici per un importo complessivo pari ad almeno 100mila euro; una seconda (Classe B), riservata a ditte che abbiano ottenuto utilizzazioni boschive pari ad almeno 200mila euro.

Variazioni sono anche previste  per le modalità e i requisiti necessari all'iscrizione all'Albo: innanzitutto, sarà necessario presentare alla Commissione tecnica forestale apposita istanza corredata, secondo legge, dalla documentazione di iscrizione al registro delle imprese presso la CCIAA e dell'attestazione della regolarità contributiva. Sarà, altresì, indispensabile provare la dotazione di mezzi meccanici idonei all'attività e l'assenza di procedure fallimentari, o analoghe, definite o in corso.

«L'obiettivo - conclude il Presidente Picciano - è varare una normativa chiara e inequivocabile, facendo definitiva chiarezza in un settore delicato ed importante dell'economia molisana».

 

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