Ecocentri, i risultati del seminario di studi

Molti gli amministratori locali che hanno partecipato all'evento
Molti gli amministratori locali che hanno partecipato all'evento

Si è discusso di Centri di raccolta dei rifiuti urbani, di normativa nazionale e regionale di riferimento, di progettazione ed impatto paesaggistico, e di altre tematiche legate all'utilizzo di tali strutture nel corso del seminario di studi organizzato dalla Regione Molise, Direzione Area Quarta, Servizio Valutazione, Prevenzione e Tutela dell'ambiente, nei locali di Via San'Antonio Abate 236, a Campobasso.

Mentre la normativa nazionale stabilisce i requisiti tecnici minimi dei Centri di raccolta dei rifiuti, le Linee guide regionali del 2012 forniscono indicazioni sia sulle attrezzature minime di cui tali Centri devono dotarsi, compresi i costi relativi, sia sugli aspetti regionali.

Con dettagliata esposizione, sono stati illustrati i contenuti delle disposizioni nazionali e regionali con la precisazione che quelle regionali devono essere rispettate obbligatoriamente dai Comuni o raggruppamenti di Comuni destinatari di fondi regionali. Nonostante queste misure regolamentari che stabiliscono le misure che devono avere i Centri di raccolta, ancora non vi è una univoca interpretazione di queste nuove attrezzature urbane e neanche vi è una univocità della tecnologia usata per tali Centri che a volte si chiamano Ecocentri, altre volte Isole ecologiche, e altre ancora Centri di recupero. Questa diversità di definizioni può ingenerare confusione nella popolazione e qualche fraintendimento quale quello che nei Centri di recupero possa essere accolto anche il rifiuto indifferenziato oppure la frazione organica dei rifiuti urbani e ciò provoca qualche resistenza nelle comunità locali ad accettarne la localizzazione nel proprio territorio.
I tecnici intervenuti all'incontro hanno fugato le perplessità e spiegato che addirittura l'ubicazione all'interno del tessuto edilizio, e non in un'area marginale, può servire a mantenere alta l'attenzione sul tema della raccolta differenziata. Si è parlato pure dell'inserimento paesaggistico di queste infrastrutture igieniche, che è molto delicato dovendo, al fine di non alterare la morfologia dei luoghi, cercare l'adattamento dello schema distributivo tipo del centro alla specifica situazione dei luoghi i quali in tante parti del Molise sono pianeggianti.

La progettazione dei Centri di recupero -  anche di questo si è discusso - deve tendere ad integrare l'opera non solo nel paesaggio, ma anche nel contesto urbanistico, magari prevedendo nelle sue vicinanze funzioni complementari quali un laboratorio per il bricolage, che utilizza gli oggetti.
smontabili depositati nel Centro, i cosiddetti ingombranti, un nucleo informativo sulla raccolta differenziata, una sorta di "mercatino delle pulci", in cui le persone possano scambiare le cose che non utilizzano più.
Un argomento molto variegato, quello dei Centri di recupero, che non si esaurisce in un'unica giornata di studi, essendo necessari numerosi approfondimenti da svilupparsi in successive occasioni. 

 

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