Consiglio regionale, approvata la convalida dei consiglieri eletti

Palazzo Moffa. I lavori consiliari
Palazzo Moffa. I lavori consiliari

Sono tre le comunicazioni più importanti con le quali il presidente del Consiglio regionale del Molise, Vicenzo Niro, ha aperto questa mattina i lavori assembleari: la recente sentenza della Corte Costituzionale ln.138 del 5 giugno 2013, un atto di significazione e di diffida del sindaco di Termoli, le dimissioni del consigliere Angiolina Fusco Perrella dalla Commissione consiliare d'indagine.

Com'è noto, il provvedimento della Consulta ha dichiarato  l'illegittimità costituzionale dell'articolo 7 della Legge regionale 19 ottobre 2012, n.23 (Rendiconto generale della Regione Molise per l'esercizio finanziario 2011).

L'atto del primo cittadino di Termoli, invece, va posto in relazione all'approvazione del Piano regionale sanitario 2013-2015,  ed invita e diffida, tra l'altro, "il Consiglio regionale a dar seguito alla già avviata procedura mediante la approvazione del Piano Sanitario Regionale e comunque a far valere ogni diritto di rango costituzionale innanzi alla competente Corte Costituzionale e ogni altro diritto innanzi le competenti autorità giudiziarie".
Infine, le dimissioni del consigliere di minoranza Fusco Perrella dalla Commissione consiliare a carattere temporaneo con compiti di indagine conoscitiva sullo svolgimento delle politiche finanziarie e di bilancio della Regione, sulla formazione e la gestione del debito e sull'efficienza della programmazione economico-finanziaria, istituita lo scorso primo giugno 2013.

Una seduta brevissima, durata poco meno di un'ora, ma che è servita ad approvare all'unanimità la Proposta di convalida dei consiglieri eletti, elaborata dalla Commissione per la verifica delle condizioni di eleggibilità dei consiglieri regionali della XI legislatura, presieduta dal consigliere Salvatore Micone.

E' stato lo stesso presidente, Vincenzo Niro, a comunicare all'aula la chiusura dei lavori, in quanto  il presidente della Giunta, Paolo di Laura Frattura, unitamente ad alcuni assessori, avrebbe dovuto raggiungere Roma per urgenti ed importanti impegni istituzionali, fissati per il primo pomeriggio.

 

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